Visita base Aviano 2013

25 Luglio 2013

Il Club ha ottenuto l'invito esclusivo per visitare l'Aeroporto Pagliano e Gori di Aviano, uno dei più importanti e vecchi aeroporti militari d'Italia e d' Europa.
La nascita di questa pista è del 1911, per l'allora Regno d'Italia e da quel tempo ad Aviano si è scritta la storia dell'Aeronautica militare nelle varie fasi che si sono svolte, dallo scorso secolo fino ai giorni nostri.
I 50 fortunati soci del club sono stati ospitati sia dalla parte italiana della base, sia da quella americana con grande disponibilità ed accoglienza.
Il vice comandante italiano ha presentato l'operatività dell'aeroporto in sala briefing, con accenno ai velivoli ed agli armamenti disponibili.
La visita è proseguita negli hangar, al museo ed a bordo pista, dove si sono succedute le esercitazioni e la routine della giornata con decolli ed atterraggi di F16 ed Hercules.
La visita ad Aviano è sempre una grande immersione nella dimensione dell'aeronautica militare, perchè da qui si svolgono tutte le missioni europee comandate dalla Nato e ci sono circa 8000 militari statunitensi della USAF, la seconda base europea per dimensioni dopo Ramstein in Germania.

La giornata è proseguita verso Candelù, per andare a ritrovare l'ospitalità della trattoria all'Edera e le sue specialità che hanno soddisfatto i palati di tutti i gitanti.

La tappa del pomeriggio è stata a Villa del Conte da Genesio Ballan, un imprenditore di successo ed un grande appassionato di storia dei motori che ha ampliato la sua collezione di trattori e motori d'epoca con niente di meno che una Locomotiva a vapore di inizio '900.
Un grande, e pesante, pezzo di storia dell' Italia antica e di come ci si muoveva quando non c'erano nè aerei, nè autostrade nè la fretta del giorno d'oggi.
Una locomotiva che ricorda quanto dura era la vita tanti decenni fa e quanto valore aveva trasportare le persone e le merci in giro per l'Italia e l'Europa, forse un monito a non voler correre più veloci a tutti i costi e provare a ricordare il passato per immaginare un futuro meno frenetico e più a dimensione d' uomo.

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